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- 5 ottobre 2013. La Repubblica
Scienza web, c'è una fabbrica delle "bufale" a pagamento
Una clamorosa inchiesta di Science porta alla luce i fumosi meccanismi che si nascondono dietro alla selva delle riviste accademico-scientifiche open access: uno studio privo di fondamento, realizzato ad hoc e riempito di errori elementari, è stato accettato nel 60% dei casi. Basta saldare il bonifico.
A spoof paper concocted by Science reveals little or no scrutiny at many open-access journals.
A study full of mistakes and meaningless has been accepted in 60% of cases. The most important thing is the bank transfer.
- 22 Settembre 2013. Il Sole 24ore
La conquista dei trial clinici
Gilberto Corbellini, filosofo ed epistemiologo, prende spunto da un recente sondaggio Europeo sulla conoscenza scientifica dei cittadini – dal quale gli Italiani escono come i peggiori – per spiegare come e perche’ si sia arrivati all’uso degli studi clinici, raccontandone le tappe storiche piu’ importanti e criticando apertamente il caso Stamina.
Gilberto Corbellini, philosopher and epistemologist, cites a recent European survey on citizens’ scientific knowledge – where Italian scored the worst – to explain why and how we developed clinical trials, recounting the historical milestones and openly criticizing Stamina.
- 23 Luglio 2013. Il Pensiero Scientifico Editore
A lezione di trial randomizzati
Mike Clarke della Queens University di Belfast descrive due trial randomizzati ben disegnati e ben condotti che hanno avuto importanti ripercussioni sulla pratica, a difesa del “ruolo dei trial randomizzati (e in particolare delle revisioni sistematiche di trial randomizzati) come fonti per la valutazione robusta e affidabile degli effetti di diversi interventi”.
Mike Clarke, from Queens University, Belfast, describes two well designed and conducted randomized trials that particularly impacted on practice, as a defence of clinical trials’ role (in particular of systematic reviews of randomized trials), the most valuable instruments for strong and reliable evaluation of treatments’ effects.
- 10 Giugno 2013. Corriere della Sera
La «value based medicine» elaborata da Michael Porter e’ la medicina basata sul valore, dove per valore si intende il miglior rapporto possibile tra il risultato ottimale delle cure (ossia il ripristino del massimo stato di salute possibile) e la spesa sostenuta per generare quel risultato. L’articolo descrive il primo studio condotto in Italia per definire indicatori clinici di risultato scientificamente validi e i risultati (positivi) ottenuti.
Value-based medicine, by Michael Porter, deals with the best possible ratio between optimal results (best possible health-state’s restoration) and the necessary costs for achieving this result. This article describes the first Italian study for defining clinical indicators of scientifically valid results and the (positive) results achived until now.
- 10 Giugno 2013. Corriere della Sera, Corriere Salute
Se una cura è efficace lo si stabilisce misurando il suo effetto nel tempo
Come evolvono i criteri per decidere a quali terapie «dare fiducia»? In chiave di risparmio, più che il taglio delle risorse conta la valutazione dell’intero ciclo di trattamento. L’articolo descrive la situazione italiana, dove finalmente l’approccio della “Valued Based Medicine” comincia a prendere piede, seppur tra diverse difficolta’.
How do criteria for assessing reliable therapies evolve? Talking about saving money, more than cutting resources, it is important to evaluate the entire treatment cycle. This article describes the Italian panorama, where finally the valued-based medicine approach is gaining consensus, even though with several difficulties.
- 24 Gennaio 2013, PartecipaSalute
Registri studi clinici: davvero disponibili a tutti?
Si è fatto un gran parlare di rendere pubblici i dati della ricerca clinica, ma dall’analisi effettuata dall’Istituto Mario Negri si evince come per i cittadini e i pazienti italiani ci sia nella realtà una scarsa disponibilità di informazioni sugli studi clinici in corso. Considerando che oramai internet è un importante strumento, utilizzato sempre più per ricercare informazioni sulla salute, sono davvero pochi gli ospedali dove si fa ricerca clinica che rendano disponibili registri degli studi clinici in corso.
There have been lots of talks about making clinical research’s results public, but from the Mario Negri Institute analysis, it clearly emerges that Italian citizens and patiens still have scarce access to on-going clinical trials data. Considering how the internet has become important for health information searches, there are too few hospitals that publish on clinical trials registries the infomation about their active clinical trials.
- 8 novembre 2013, PartecipaSalute
Dichiarazione di Helsinki: 50 anni dopo
Cambia e si aggiorna la Dichiarazione di Helsinki - uno dei documenti cardine sui principi etici della ricerca clinica - a 50 anni dalla sua stesura. Migliora l’accessibilita’ per i non addetti ai lavori grazie alla suddivisione in capitoli e per temi, e viene ampiamente affrontato il tema relativo al consenso informato. Inoltre, si sottolinea la necessita’ di informare i possibili partecipanti allo studio in merito alla provenienza dei fondi, ai conflitti di interessi, alle affiliazioni istituzionali dei ricercatori coinvolti, ai benefici attesi e ai potenziali rischi dello studio.
- November 8, PartecipaSalute
Helsinki Declaration, 50 years later
Half a century after the draft of the Helsinki Declaration, one of the most important documents on the ethical principles of clinical research is updated. Improved accessibility for the public, thanks to the new subdivision in chapters and by themes, and exhaustive discussion of the informed consent process are among the new aspects. Also, the necessity of informing the clinical trial participants in regards to funds provenience, conflicts of interest, institutional affiliations of the involved researchers, expected benefits and possible risks is clearly underlined.